18 maggio
L’Edera in piazza per sostenere Guy

I repubblicani italiani hanno una grande Occasione per far sapere questo prossimo diciotto maggio che ancora intendono avere un peso nella storia del nostro paese e dell’Europa. Mettano da parte il dispiacere di non vedere l’Edera nei simboli elettorali ed espongano le loro bandiere accanto al simbolo di Scelta Europea. Ricordino a tutti che siamo noi una vena profonda del liberalismo italiano, scendendo in piazza nelle città in cui sono impegnati in campagna elettorale per il rinnovo delle loro amministrazioni. Il confronto europeo è ancora più importante. Per la prima volta si può eleggere direttamente il presidente della Commissione. Ancora non ci si rende conto pienamente di cosa questo significhi: il primo passo per dare all’Unione europea un profilo politico e una caratura umana invece che quella burocratica ed impersonale che l’ha finora contraddistinta. I repubblicani dovrebbero votare a scatola chiusa per Guy Verhofstad, conoscendo la sua storia ed i valori che ha espresso durante una lunga battaglia politica coronata anche da successi importanti, come la guida del governo del Belgio. Verhofstad è l’unico, fra tutti i possibili candidati, ad essere consapevole che non si può produrre altro debito e che pure occorre una politica di crescita. Il candidato del partito popolare, il lussemburghese Jean Claud Juncker, si è accorto solo due giorni fa che forse i parametri che la sua Commissione vuol far rispettare sono oramai inadeguati. Il socialista Martin Schultz, i parametri, invece, li vuol superare nel suo paese, la Germania, per lasciarli inalterati a tutti gli altri. E’ possibile poi che la portata dell’elezione diretta del presidente sia talmente innovativa che al dunque qualche Stato la rifiuti. Anche di recente abbiamo appurato come molti europei diffidino delle elezioni dirette dei capi di governo. Questo non toglie che Verhofstad resti una garanzia di lotta e di indipendenza all’interno del Parlamento europeo, una delle poche speranze su cui si possa contare. Guy ha capito l’importanza di unificare l’area liberale e democratica del nostro paese, ben oltre le semplici esigenze elettorali contingenti e ci ha chiesto uno sforzo comune a riguardo da sostenere nei prossimi anni, e siamo consapevoli di come una legge elettorale capestro possa tagliarci le gambe appena partiti, causa uno sbarramento indecente. Non bisogna abbattersi, perché non siamo soli. In Europa, il mondo liberale è più forte che in Italia e più procede l’integrazione europea, più questo mondo ci consentirà di rafforzarci. L’importante è fargli sapere ora che esistiamo nonostante tutto e chiunque abbia scommesso il proprio avvenire personale e politico sulla morte del partito repubblicano. Scelta europea vuole vedere chi si mobilita questa domenica. Mandiamogli le foto delle bandiere repubblicane a testimonianza di un sostegno più generoso di quanto la stessa lista abbia avuto nei nostri confronti.

Roma, 14 maggio 2014